Birra del Grillo

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Pelmo D’oro, la birra e il Grillo

Premio Pelmo D’Oro al Grillo!

Il 30 luglio saremo presenti con la nostra birra alla diciannovesima edizione del Pelmo D’Oro dove verrà premiato anche il Grillo Maurilio De Zolt, ossia il papà del nostro mastro birraio.

Un Premio che ha lo scopo di valorizzare la cultura alpina sulle Dolomiti Bellunesi. L’obiettivo è il riconoscimento dei particolari meriti acquisiti da persone fisiche, da enti pubblici e privati, da associazioni e sodalizi nell’ambito dell’alpinismo e della solidarietà alpina, della tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse montane, della conoscenza e promozione della cultura, della storia e delle tradizioni delle comunità delle Dolomiti Bellunesi.

Questa edizione si celebra nella verde Val Comelico grazie alla volontà congiunta dei comuni di San Pietro e Santo Stefano di Cadore. Ai piedi della Val Visdende e della bianca piramide del monte Peralba, i due comuni amici si preparano ad accogliere la giornata del “Pelmo d’Oro”, sabato 30 luglio 2016 alle ore 10,30.

Prima a Santo Stefano di Cadore, nella sala del Cinema Piave, e poi nella magnifica cornice di palazzo Poli de Pol a San Pietro di Cadore, la terra ladina si prepara ad accogliere i premiati Pelmo d’Oro 2016, Pierangelo Verri, Giorgio Redaelli e Marco Albino Ferrari che saranno presentati da brevi filmati curati da Italo Zandonella Callegher.

Il Premio Speciale della Provincia è assegnato al comeliano Maurilio De Zolt”.

Una vita per lo sport, ma anche per la montagna, senza la quale e al di fuori di cui non potrebbe vivere. Il legame del “Grillo” Maurilio De Zolt con il “suo” Comelico non si è mai spezzato. Plurimedagliato olimpico e atleta di assoluto valore mondiale, l’atleta rivendica con forza le proprie origini, insieme a bellezza e tranquillità di luoghi che gli hanno dato i natali e in cui continua a vivere.

«Ho deciso di rimanere in Comelico nonostante avessi avuto delle offerte per trasferirmi in altri luoghi: mi era stato chiesto di andare in Svizzera, per esempio, oppure di rimanere nella Fisi. Ma io di stare in mezzo al caos e allo stress non sono capace: l’ho sopportato per tanto tempo e, dopo vent’anni, ho detto basta. Non ce la farei. Ho bisogno della natura e della montagna. Diverse persone mi avevano detto che ero un pazzo a trasferirmi nella piccola realtà di Campolongo: una frazione con poche case e in cui arriva poco il sole. Ma la mia vita è qui. Sono sposato con Maria Luisa, ho tre figli, Luca, Tiziana e Michela (uno di loro, Luca, è fondatore del birrificio artigianale “del grillo”, a San Pietro ndr) e quattro nipoti. E dico una cosa: «l di fuori di un contesto di montagna non potrei vivere. Ne ho bisogno. Qualcuno potrà anche dire che faccio l’eremita, ma io amo questo stile di vita lento, a contatto con la natura. Non saprei vivere al di fuori di qui».

 

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